Ho appena preso un treno a Milano Centrale. Per raggiungere la stazione ho dovuto prendere un autobus affollato. Ne avrei fatto volentieri a meno, affidandomi alla mia bicicletta. Ma è impossibile, perché devo assentarmi per un paio di giorni e a Centrale, così come a Garibaldi e in qualunque altra stazione di Milano, non c’è un parcheggio custodito per le due ruote. Al mio ritorno, troverei la mia bici vandalizzata o semplicemente rubata. È una macchia sulla mobilità cittadina ormai vecchia di anni, ma che oggi appare molto grave, vista la necessità di ridurre in ogni modo la pressione sul trasporto pubblico. Ormai in stazione posso comprare di tutto, dai profumi ai gadget più inutili, ma non un servizio essenziale come la custodia della mia bici.
